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Si tratta di un rilievo montuoso di modeste dimensioni tra il comune di Santa Ninfa e il vecchio centro di Gibellina, in buona parte interessato dall'omonima area demaniale gestita dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste della Regione Siciliana. L'ormai tipico rimboschimento a pino d'Aleppo ed eucaliptus, con annessa area attrezzata per la sosta ed il picnic e con un  piccolo museo etnoantropoligico.

Il nome è dovuto alla presenza di una necropoli neolitica costituita da tombe a grotticella su una parete rocciosa le cui aperture ricordano appunto delle piccole finestre.

Nelle vicinanze sono state recentemente scoperte delle cavità carsiche ricche di concrezioni calcaree per la cui salvaguardia è stata istituita dalla Regione Siciliana la Riserva Naturale Grotte di Santa Ninfa gestita dall'associazione Legambiente.

E' stato nei pressi dell'area attrezzata  che per la prima volta mi sono accorto dell'esistenza delle orchidee spontanee. Non le avevo mai notato prima. Devo dire che per me è stato quasi come un amore a prima vista. Hanno subito attirato la mia attenzione anche se allora non sapevo neppure che si trattava di orchidee.

Non è certo il miglior sito per cercare le orchidee spontanee ma è abbastanza ricco di specie e merita una visita.

Da segnalare anche la Rocca delle Penne e il Monte Castellazzo due rilievi vicini costituiti prevalentemente, come Monte Finestrelle, da rocce gessose.

 

 

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